"Quando si assiste per la prima volta ad una esposizione canina si pensa sempre di esser capitati in un posto strano: microscopici cani portati su deliziosi carrelli per la toelettatura, giganteschi e spaventosi cani tenuti saldamente al guinzaglio da altrettanti spaventosi proprietari toelettati anch'essi all'unisono per l'occorrenza... per non parlare, ohimè, di quei fanatici appassionati del Pastore tedesco che urlano di continuo il nome del proprio beniamino correndo intorno al ring per attirarne l'attenzione. Anche a Potenza, il 27 Maggio di qualche anno fa, in molti hanno potuto vivere tale esperienza domandandosi, magari, da dove sarebbero potuti uscire tutti quei cani, oltre 400, e meravigliandosi nel sapere che si trattava addirittura di una esposizione nazionale. Ho partecipato a molte esposizioni canine, prima come semplice spettatore e poi come allevatore, e mi sono chiesto se ai cani, poi, interessasse molto sapere se le orecchie erano portate bene, se il garrese era ben rilevato, la groppa corta o lunga e l'espressione tipica o non tipica. Insomma è come se un individuo di un'altra specie, come una vacca o una zebra, volesse pretendere di giudicare il nostro modo di camminare o di vestire, è osceno perdinci! Ma in tutto questo c'è da fare una piccola precisazione: tutte le creature grandi e piccole (per dirla alla James Herriot) le ha inventate Iddio, ma le razze canine le ha inventate l'uomo, infatti quest'ultimo ha sempre cercato di modellare tutto quello che gli era attorno a suo piacere o a suo interesse e il povero cane, che evidentemente, gli gironzolava troppo attorno, l'ha modellato a tal punto e in tanti modi che oggi si deve fare uno sforzo disumano per capire che un Chihuahua........segue"
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